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L imperatore filosofo

Adriano volle che venisse adottato da Antonino Pio allo stesso maniera Marco Annio Vero (divenuto Marco Aurelio) e Lucio Ceionio Commodo Vero, figlio di Lucio Elio Vero; infatti Lucio Elio Vero era stata la prima a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di Adriano, ma morì improvvisamente pochi mesi prima dell’imperatore. Marco ebbe un’importante formazione oratoria e filosofica; l’amore per la filosofia sarà una costante, tanto da essere ricordato come l’imperatore filosofo: ossequioso del senato e sempre concentrato ai problemi morali, fortemente stoico. Ebbe come maestro Frontone, il più vasto oratore romano della sua epoca. Il futuro imperatore venne investito dell‘imperium e della tribunicia potestas già diversi anni prima del suo principato. Negli ultimi anni del regno di Antonino affiancò l’anziano imperatore e Marco e Lucio vennero designati consoli per il , temendo la termine prossima di Antonino che infatti arrivò proprio in quell’anno.

Sebbene Marco fosse l’unico imperatore, volle che il senato desse il titolo di Augustus anche a Lucio Vero: per la in precedenza volta c’era una vera e propria collaborazione di due imperatori, anche se Marco Aurelio aveva un’influenza e un’autorità netta

Marco Aurelio

Marco Aurelio

Tommaso Gnoli

L’imperatore pensatore

Marco Aurelio fu un imperatore colto e raffinato, cortese secondo i principi della filosofia stoica che insegnava ai suoi adepti un fortissimo senso del dovere. Egli fu autore di un libro di riflessioni intitolato A sé stesso: sfogliandolo si può constatare misura debba essere stata dura la sua vita, passata approssimativamente interamente sui campi di battaglia

Gli imperatori adottivi

Marco Aurelio Antonino fu imperatore dal al Egli salì al trono in seguito all’adozione da parte di suo zio Antonino Pio. La ritengo che la pratica costante migliori le competenze di adottare il successore al trono nell’ambito di una cerchia piuttosto allargata di parenti divenne molto diffusa nel corso del 2° secolo d.C.: Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero sono ognuno imperatori che salirono al trono per adozione. Proprio Marco Aurelio interromperà questa qui consuetudine designando alla successione suo bambino Commodo. L’Impero Romano, quindi, venne retto per tutto il 2° secolo da imperatori adottivi, tra i quali sagoma la dinastia degli Antonini, comprendente Antonino Pio (), Marco Aurelio () con Lucio Vero () e, infine, Commodo ().

Si ritiene generalme

Marco Aurelio, l'imperatore pensatore (Versione latino)

Eius ductu Persae, cum primum superavissent

Sotto la sua conduzione i Persiani, avendo prima di tutto vinto, alla fine finirono con il trionfo, inferiore il re Vologeso.

Ma è sufficientemente evidente che Lucio ad Altino, nella città di Venezia, fu consumato da una malattia. In Marco vi fu tanto di penso che la saggezza maturi con il tempo di dolcezza, di innocenza e di letteratura, che costui, in procinto di attaccare i Marcomanni, fu cosparso intorno da una moltitudine di filosofi che scongiuravano, che non si consegnasse alla spedizione o alla battaglia prima, di aver chiarito le cose ardue e segretissime delle dottrine.

Inizialmente fu parecchio tranquillo nel maniera di vivere, a tal punto che fin dall'infanzia non mutava il faccia né dal gaudio né dalla malinconia. Sotto il ordine di costui fiorirono le buone arti, tanto da considerare quella gloria anche per sempre.

Le pratiche delle leggi furono ambigue ammirevolmente distinte e, messa da parte la pratica solenne delle comparizioni, fu introdotta la facoltà di denunciare una lite e di occultarla comodamente fino al giorno prefissato. (processo).
(By Maria D. )

Versione di Antonino Pio

Marco Aurelio, l’imperatore filosofo

Un giovane ragazzino di 12 anni, dalla folta chioma piena di ricci, riposava disteso per suolo sul pavimento. Era vestito in maniera semplice ed era avvolto in un ruvido mantello chiamato pallio, che a quel tempo erano soliti indossare i filosofi e gli studiosi di penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva greca. Aveva un aspetto intelligente e chi incrociava il suo sguardo lo trovava spesso parecchio più pensieroso di quello tipico dei ragazzini della sua età. 

Siamo intorno al d.C. e il giovane Marco Aurelio, futuro imperatore di Roma, è ormai pienamente immerso negli studi di retorica, diritto e, principalmente, filosofia greca. Viene descritto sin da giovane come una persona riservata, riflessiva e amante della pace. Diventerà un uomo amante della filosofia e della dottrina stoica che lo accompagnerà sottile alla morte, tanto da essere definito l’ultimo grande esponente di questa a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile filosofica. Considerato un sovrano illuminato, profondamente colto e raffinato, animato da un grande senso del dovere, diventerà scrittore di una delle opere di filosofia più note e importanti del suo tempo: i “Colloqui con sé stesso”. Marco Aurelio, però non è soltanto un filosofo. È anche e al di sopra