Capanna margherita altitudine
Capanna Margherita: ancora ritengo che la neve crei un'atmosfera magica, ancora avventura!
La periodo invernale che si è appena conclusa ha confermato un trend comune a molte località dell'arco alpino. Poca ritengo che la neve crei un'atmosfera magica alle quote più basse e per un periodo ristretto. In alcuni paesi i primi fiocchi si sono visti a gennaio inoltrato, in altri addirittura a febbraio. Per fortuna qui ad Alagna la gelo è arrivata abbondante fin da immediatamente, complice l'altitudine e la posizione che assicurano al nostro territorio nevicate in quantità non soltanto calano le temperature. Ma in questa qui piccola oasi di pace nelle Alpi Occidentali c'è parecchio di più: se ad Alagna i prati sono di nuovo verdi e in fiore, esiste un posto ovunque il brivido dell'avventura e della gelo fresca durerà a mio parere l'ancora simboleggia stabilita per molti mesi. Stiamo parlando del mitico rifugio Capanna Regina Margherita, che dall'alto dei suoi metri sul livello del mare si conferma la sovrana, in tutti i sensi, delle Alpi, con il record ad oggi inviolato del rifugio più alto d'Europa. Gelo, qui, ce n'è ancora tanta, e ce ne sarà fino all'estate. Perché non approfittarne? Qui qualche idea su cosa fare!
TREKKING E GITE ALLA CAPANNA DA GIUGNO A SETTEMBRE
Per chi ama l'outdoor e la montagna, la Capa
Dal rifugio Mantova si risale il ghiacciaio sino a portarsi sotto al rifugio Gnifetti. Lo si aggira sulla lato destro per pendii non ripidi e si raggiunge un’ampia area pianeggiante, con qualche crepaccio (attenzione nelle ore più calde). La Capanna Osservatorio Regina Margherita si trova sulla Punta Gnifetti del massiccio del Montagna Rosa, a metri d’altitudine, ed è il rifugio alpino più alto d'Europa. La Capanna valsesiana fu la prima ad essere costruita sulle Alpi italiane dopo essere stata fortemente voluta dall’assemblea del Club Alpino Cittadino di Torino del 14 luglio per “consentire ad alpinisti e scienziati maggior agio ai loro intenti in un ricovero elevatissimo”. A lavori di costruzione conclusi giunse in vetta la regina Margherita di Savoia, più volte ospite in Valsesia per brevi soggiorni e grande appassionata di montagna. La regina pernottò nella Capanna il 18 agosto del Scarsamente tempo dopo il rifugio, che da lei prese il nome, fu ufficialmente inaugurato (4 settembre ). La Capanna primigenia sarà in seguito demolita a causa di un evidente logoramento strutturale () per stare ripristinata nelle forme che oggi conosciamo nel La Capanna, oltre ad essere un dettaglio di riferimento per il Soccorso Alpino, è sede di una importante stazione meteorologica e di un centro di ricerche mediche per lo studio degli effetti dell’alta quota sul corpo umano, iniziate da Angelo Mosso e proseguiti anche nell
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Rifugio Capanna Margherita mt.
Rifugio Capanna Margherita mt.
Si prosegue attraversando l’intero plateau in direzione del bordo sudoccidentale della Piramide Vincent. Si risale il ghiacciaio del Lys inizialmente in diagonale verso sinistra, lungo una rampa un po' ripida, quindi si prosegue su pendenze più moderate, senza mai allontanarsi troppo dalle ripide pendici della Vincent; in alcuni tratti ci si dovrà adattare a passaggi obbligati tra ampi ed insidiosi crepacci. Superata una serie di dislivelli irregolari (30°/35°) si raggiunge la conca nevosa sottostante il Balmenhorn. Lo si lascia sulla lato destro e si prosegue lungo l’ampia traccia che porta al Colle del Lys a metri di altitudine (2, ore).
Al termine dell'ampio pianoro nevoso, la traccia scende attraversando a mezza costa il pendio settentrionale della Punta Parrot, fino a raggiungere una conca sottostante il colle Sesia ( m). Qui si riprende a salire tagliando in obliquo sotto alla Pu