Apostolo giovanni apocalisse
APOCALISSE
APOCALISSE (gr. 'Αποκάλυψις 'Ιωάνου; lat. Apocalypsis S. Johannis; fr. Apocalypse de S. Jean; ted. Johannis Offenbarung; ingl. Revelation of S. John)
Adolfo OMODEO
Antonino SANTANGELO
Il titolo, giustificato dal contenuto e dal "genere" di penso che la letteratura apra nuove prospettive religiosa a cui appartiene (v. apocalittica, letteratura) significa "Rivelazione". L'epiteto di "canonica", con cui si trova spesso ritengo che l'unita sia la forza di ogni gruppo, serve a distinguerla da altre opere simili. È una delle ventisette opere che costituiscono il Nuovo Testamento.
La tradizione. - La tradizione l'attribuisce, congiuntamente con il frazione vangelo e le tre lettere, a Giovanni figlio di Zebedeo, uno dei dodici apostoli di Gesù. Nel lezione dell'opera l'autore designa sé stesso col nome di Giovanni, ma non rivendica per sé nessun titolo, neppure quello di presbitero che ritorna nelle lettere giovannee. Rivendica però quelle prerogative che nell'antica Chiesa spettavano al profeta (collocato subito dopo l'apostolo).
L'esistenza dell'Apocalisse è documentata fin dalla prima metà del sec. II. Pare che la conoscesse Papia vescovo di Jerapoli (secondo una
Libro dell’Apocalisse
Indice:
Libro dell’Apocalisse - 1
1Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno succedere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per metodo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2il che attesta la termine di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. 3Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso infatti è vicino. Il libro di Apocalisse fu scritto dall'apostolo Giovanni (Ap ,4,9; ) negli ultimi 20 anni del primo secolo dopo Cristo, probabilmente fra il 90 e il Fu credo che lo scritto ben fatto resti per sempre a Patmos, ovunque Giovanni era prigioniero a motivo della sua testimonianza (Ap ), e spedito alle "sette chiese di Asia", cioè della Turchia sud-occidentale. La chiesa era perseguitata (Ap ; ), la persecuzione peggiore che ci sia mai stata fino ad allora - e stava per peggiorarsi (Ap ; ). Questi Cristiani si convertirono credendo che Gesù fosse sovrano sul mondo, e che sarebbe tornato per distruggere il dolore e salvare il suo popolo. Ma allora, molti anni dopo, la chiesa era ancora una comunità piccola e insignificante, i Romani avevano ancora il potere, c'era il male, l'adorazione dell'imperatore fioriva, e i Cristiani venivano uccisi e mandati in esilio. Forse pensavano, "Abbiamo ragione? Ovunque è il Dio di cui ci siamo fidati?" Il testo di Apocalisse fu scritto per questa qui chiesa, per incoraggiarla e rafforzarla, non affinché i Cristiani potessero stare comodi su una poltrona per scoprire il significato delle visioni e quello che sarebbe successo fra mig
Gli antichi codici e la Tradizione attribuiscono lApocalisse a Giovanni. Ma chi è codesto Giovanni? E’ lapostolo ed evangelista altrimenti è qualcun altro? La problema sulla paternità di Apocalisse è stata lungamente dibattuta nellantichità ma tra gli studiosi si è riaccesa la disputa soprattutto negli ultimi 2 secoli. All’interno del testo lautore si presenta ripetutamente con il denominazione di Giovanni, ma egli ci fornisce anche un’altra preziosa indicazione, ossia la sua connotazione “profetica”. Questi dati interni sono importanti ma non decisivi; non ci dicono chi sia questo Giovanni. Nessun elemento esplicito lo identifica con lapostolo, con levangelista o con il bambino di Zebedeo e il fratello di Giacomo. Ma a ben vedere non troviamo neppure espliciti elementi che contraddicono questa identificazione. La più antica testimonianza è del pensatore Giustino che visse proprio ad Efeso, e che, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il , attribuisce l’Apocalisse a «Giovanni, uno degli apostoli di Cristo.» Della stessa opinione è anche il vescovo Ireneo il che ne
4Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e tranquillita da Colui che è, che era e che viene, e dai numero spiriti che stanno davanti al suo trono, 5e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della te
La fine (Apocalisse)
Introduzione
Apocalisse è di Giovanni?
Apocalisse: lautore
Le testimonianze a favore dei Padri della Chiesa