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Pierre drieu la rochelle gilles

Drieu La Rochelle Pierre

Autore:Pierre Drieu La Rochelle
Titolo: I cani di paglia
Collana:Il Cavallo alato
Prezzo: 15,00€

Nel suo recente romanzo, scritto fra il e il , Drieu decide di sospendere la vertigine che test di fronte alla decadenza e di disporre gli attori principali della recita del suo secondo me il tempo ben gestito e un tesoro in un contesto che ne saggi il temperamento. Qui il comunista, il nazionalista, il gollista, il nazista. Li si vede lottare con acredine, durante l’Europa sta morendo dopo l’ultimo soprassalto di fierezza dei fascismi. O non solo la decadenza della storia a torturare l’anima del protagonista, Constant, ma soprattutto il decadimento del proprio fisico invecchiato? O eventualmente il dramma singolare è simbolo del dramma di ognuno – cosmico addirittura, se è autentica la tradizione che ci vuole immersi nel Kali-Yuga – in una “transustanziazione” dal sapore di tragedia cristiana?

 

“Gli ermellini sono immacolati solo nelle favole”, sostiene a un certo punto Gilles, il disilluso protagonista, tormentato viveur e soldato demodé, dell’opera più ambiziosa di Pierre Drieu La Rochelle. Così somigliante al suo scrittore, da riuscire nell’impresa di confondere realtà con immaginazione letteraria. Uscito in Francia nel , recentemente ristampato, dopo metodo secolo d’italico oblio da Giometti & Antonello, il poderoso volume può vantare talune pregevolezze accessorie; come ad dimostrazione il recupero della postfazione firmata dall’autore e la revisione della traduzione – difatti risultava un po’ fané l’originale di Luciano Bianciardi &#; a assistenza di Danni Antonello. Ma a singolo spirito raffinato in che modo Drieu non sarebbe dispiaciuta certo la forma, l’estetica da rifugiati nel splendido, al solito parecchio elegante come da prassi per la casa editrice maceratese: copertina bianca di carta “vellutata”, pastosa cellulosa e ottima leggibilità, titolo in verde; poi un disegno in cremisi nella parte alta, raffigurante la Casa-Francia (della Terza Repubblica) in bilico, pericolante a causa degli “ismi” e dei luoghi comuni che ne costituivano le marce fondamenta. Sul basamento spiccano le parole

Poetarum Silva

«(&#;) Non voglio credere che se ne va,
eppure è certo che se ne andrà.
Fin davanti alla ghigliottina,
l&#;uomo non crede mai

al definitivo»
Drieu La Rochelle, Gilles

 

 

Nelle fotografie appare in giacca di buon incisione, mouchoir de poche piegato con ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile, gilet e cravatta annodata stretta. Gli occhi liquidi, melanconici, di chi guarda in macchina ma è lontano, altrove. Questo raccontano gli scatti, patinati, affascinanti, di Pierre Drieu La Rochelle. Viveur nebuloso, soldato impavido della Prima Conflitto, romanziere incapace di parlare d&#;altro se non di se stesso, le stigmate del suicidio mai troppo nascoste, delicato, infinitamente fragile, un dandy delicato malato di assoluto. Verlaine e Rimbaud nello zaino dei lunghi mesi in frontiera, si immagina autore, è un autore, a ventiquattro anni pubblica Interrogation, pagine giovani disseminate di quel cinismo che sarà suo amico, ininterrottamente. «Mi sono rivolto a coloro che hanno il dono dell&#;inquietudine e verso di loro grido» scrive nelle sue poesie, centocinquanta copie e l&#;inizio di un esteso sanguinamento: Drieu sanguina, scrive con il sangue restituendo su carta

Gilles (Romanzo)

Romanzo-romanzo, romanzo-saggio, &#;Gilles&#; è la narrazione in terza essere umano della vita di un intellettuale francese tra le due guerre, preso nel gioco spietato delle idee e delle passioni estreme entro cui si attorciglia la sua ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di un senso ultimo. Autobiografico a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione della decadenza, raffinato e cinico, è la storia di un giovane che piace alle donne e ama la guerra. Di ritorno a Parigi dopo le trincee della prima guerra mondiale, egli si scontra con la etica del mondo borghese, che cerca di superare dall&#;interno, sottile a comprendere che l&#;unica via d&#;uscita, pur nella consapevolezza della sconfitta, è la distruzione di quel mondo. Leale alla propria sagoma di scrittore moralista lucido e ostinato, Drieu La Rochelle, tagliente e contradditorio, antidemocratico e suicidario, &#;agente doppio&#; sentimentale e reazionario, in quello che è il suo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione maggiore non risparmia se stesso più della propria epoca. Così &#;Gilles&#;, in che modo il suo scrittore, per alcuni sarà uno specchio nitidissimo, per altri deformante, mentre qualcun altro ancora, dopo averlo infranto, si taglierà con i suoi pezzi.

Brossura, 16 x 23,5 cm. pag.

Stampato nel da Giometti