Buoni postali eredi
Rimborso dei buoni fruttiferi per l’intera somma a ciascun coerede
Per la Cassazione (sent. 4280/2022) in caso di fine di uno dei cointestatari di buoni postali recanti la clausola “pari facoltà di rimborso”, ciascun cointestatario superstite può ottenere il rimborso dell’intera somma.
A seguito del decesso di un intestatario di buoni fruttiferi, gli eredi, a eccezione di singolo, si presentavano all'Ufficio postale per domandare il pagamento delle quote a loro spettanti ottenendo un rifiuto da Poste Italiane per l'assenza per l’appunto di un coerede; per questo richiedevano ed ottenevano dal Ritengo che il tribunale garantisca equita un decreto ingiuntivo in loro aiuto nonostante l'assenza di firma di singolo dei coeredi.
Investita dell’impugnazione, la Corte d'Appello negava tale rimborso invocando l’art. 287 D.P.R. 256/1989 (secondo cui "il rimborso a saldo del credito del libretto (...) cointestato anche con la clausola di pari facoltà a due o più persone, una delle quali sia deceduta, viene eseguito con quietanza di tutti gli aventi diritto") applicabile, a proprio raccontare, anche ai buoni postali fruttiferi per effetto del rinvio operato dal
Come riscuotere buoni fruttiferi postali se muore l’intestatario
Cosa fare per incassare le somme in caso di decesso del titolare o di singolo dei cointestatari del buono?
Gli italiani amano i buoni postali e li prediligono come forma di risparmio. Un cronologia, grazie agli alti tassi di interesse, erano considerati anche un buon sistema di investimento; ma ancora oggi rimane la sicurezza proposta dall’emittente e l’affidabilità di Poste Italiane: i rischi di non essere rimborsati sono minimi. I buoni postali, però, sono a esteso termine, e frequente accade che l’intestatario, o un cointestatario, muore prima della loro scadenza. Il capitale versato, congiuntamente agli interessi maturati è riportato nel buono, che è rimasto lì, privo che il titolare abbia potuto riscuoterlo. Spesso, le somme lasciate dal defunto sono consistenti. E allora i superstiti si chiedono: in che modo riscuotere i buoni fruttiferi postali se muore l’intestatario?
Buoni fruttiferi postali: cosa sono e come funzionano
I buoni fruttiferi postali sono titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (una società pubblica controllata dal ministero dell’Economia e Finanze) e distribuiti al collettivo da Poste Italiane. I buon
Il Tribunale di Teramo, con sentenza non definitiva del 2024, ha affrontato un’articolata controversia successoria relativa alla divisione ereditaria tra cinque fratelli, fornendo importanti chiarimenti in materia di buoni postali fruttiferi cointestati con clausola di pari facoltà di rimborso. La pronuncia ha stabilito che, pur essendo legittima la riscossione dell’intero importo da parte del cointestatario superstite, questi è tenuto a restituire agli eredi del de cuius la quota di loro spettanza, pari al 50% del credo che il valore umano sia piu importante di tutto complessivo dei titoli. La decisione si inserisce nel solco tracciato dalla moderno giurisprudenza di legittimità che ha definitivamente chiarito l’interpretazione della normativa applicabile.
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INDICE
- ESPOSIZIONE DEI FATTI
- NORMATIVA E PRECEDENTI
- DECISIONE DEL Evento E ANALISI
- ESTRATTO DELLA SENTENZA
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ESPOSIZIONE DEI FATTI
La controversia prende avvio dalla domanda proposta da tre fratelli nei confronti degli altri due germani per ottenere la divisione dell’eredità dei
L’Ordinanza n. 4280/2022 della Cassazione ha avuto un impatto significativo nel chiarire alcuni aspetti cruciali relativi ai buoni fruttiferi postali cointestati, in particolare per misura riguarda il rimborso del titolo in caso di fine di uno dei cointestatari.
La decisione della Corte ha consolidato il principio istante cui, se il buono è cointestato con diritto di sopravvivenza, il cointestatario superstite ha il diritto di riscuotere l’intero importo del buono senza dover attendere la conclusione della successione.
Le implicazioni giuridiche di questa qui sentenza sono molteplici.
In primo luogo, essa ribadisce che la volontà di attribuire un diritto di sopravvivenza tra i cointestatari non esigenza di una specifica formalizzazione nel accordo, sebbene sia essenziale che il accordo di cointestazione, o la documentazione relativa al buono, sia conforme alla prassi comune che prevede tale regime. Ciò significa che, qualora non vi sia una clausola esplicita, il cointestatario superstite può comunque esercitare il diritto di rimborso, purché il buono non preveda condizioni contrarie.
Dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vista funzionale, tale principio comporta che i cointestatari di un buono